mercoledì 6 gennaio 2010

Il primo anno con Linux: un buon bilancio


Attualmente sul PC ho 2 scrivanie aperte con diversi programmi attivi:

Nella prima ho un client e-mail (thunderbird), un web browser (firefox) con 3 finestre aperte e il monitor di sistema.

Nella seconda ho due files di word processor (open office), una finestra di esplorazione dei files del PC (che mette subito al loro posto i files quando li sposti e non li accoda alla fine della cartella), un altro web browser (konqueror) e la schermata del monitor di sistema catturata con un apposito tool.

Possiedo un “vecchio” portatile HP 510, che presi più di 2 anni fa, quando ancora non era uscito Vista, dotato di un processore Intel Celeron da 1,40 Ghz e che era segnalato come “economico anche se completo”. Nulla di che, quindi. Ci misi subito 1 Gb di RAM perchè 512 Mb mi parevano un po' pochini.

In questo momento come si vede dall'immagine la CPU viaggia al 33% e impegna con tutta questa roba lanciata 527 Mb della Ram.

Come è possibile che impiego così poca RAM e CPU? Ho forse installato un vecchio sistema operativo di qualche anno fa?

No, sto viaggiando con la penultima versione di UBUNTU, la 09.04. Aggiornerò il sistema alla versione corrente, la 09.11 del novembre 2009 fra qualche giorno (per chi come me non è uno “smanettone” è sempre meglio aspettare un mesetto dopo il primo rilascio della nuova versione e a dicembre non ho proprio avuto tempo di farlo)

Chi utilizza Windows sarà molto sorpreso di tutto ciò, visto che anche con il vecchio XP una situazione del genere è molto difficile da gestire con così poca memoria e la macchina diventa lentissima.

E' circa un anno che ho lasciato Windows e sono entrato in contatto con il mondo di Linux. Sono pienamente soddisfatto. Non ho speso un euro di programmi, ho una completa suite da ufficio (OpenOffice, che già usavo su Windows), multimedia, masterizzazione CD, ascolto di musica, scannerizzazione, fotoritocco etc etc. E c'è compresa perfino la stampante virtuale, per salvare le pagine Web in formato PDF o PS (Anche OpenOffice può salvare un file in formato PDF, e loconsentiva ben prima che lo consentisse il più blasonato Office). Il tutto da quel “magico” Cd di installazione.

Tutti questo programmi erano già compresi nell'installazione del sistema (con l'eccezione di Konqueror e Skype) che mi è costato il prezzo di un CD da masterizzare e masterizzato contenente il sistema. Anzi, sì, ho dovuto fare altre due installazioni: i plugin per flash e per java, per You Tube e altre pagine web. Questo indica chiaramente che installando Ubuntu non installi solo il sistema operativo, ma tutto quello che serve ad un utente "normale" per scrivere, navigare, fare conti, gestire fotografie e immagini varie.
Un'altra cosa carina: le schermate che vedete su questo post le ho estratte con l'appositoprogramma che genera files con estensione PNG, non accettate da blogger. Per modificarne il formato mi è bastato aprirle con il semplice "visualizzatore di immagini", salvandole cambiando manualmente l'estensione da PNG a JPEG.

Non ho problemi di virus, malware etc etc. e gli aggiornamenti di sistema operativo e programmi vari sono gestiti da un gestore di aggiornamenti che funziona esclusivamente con la password di “amministratore del sistema”: data la password il sistema va in automatico ma si può sorvegliare attentamente quello che succede. In altre parole nessuno può riuscire a installare qualcosa senza che l'amministratore del sistema dia l'apposito consenso. Quindi basta che i dati scaricati provengano da una fonte sicura e rischi non ce ne sono.

Il risultato è che non corro il rischio di trovarmi decine di cose varie installate o, peggio, di processi funzionanti che spesso portano ad un rallentamento, se non a una paralisi, un PC con Windows.

A proposito dei virus, mio padre che a dispetto dei suoi 88 anni si diletta al PC sia in internet che con fogli elettronici per monitorare salute, spese e altre cose è passato anche lui a Ubuntu; con questo sistema usa allegramente dei fogli elettronici che, se li rimetti su un computer con Windows, ne farebbero di tutti i colori. Pensate che non solo l'antivirus sul sistema operativo di Microsoft aveva evidenziato la necessità di toglierli dalla circolazione, ma addirittura il virus ne aveva cambiato anche le estensioni. Rimesse le estensioni giuste con “Open Office” questi files funzionano benissimo (a patto di non rimetterli su windows...)!

Per la sicurezza, oltre all'utente principale che ha il “privilegio dell'amministrazione” (subordinato alla precisazione di una password) se ne possono inserire altri, che possono avere proivilegi molto minori. Per cui per chi ha moglie o marito o figli che usano il PC ma tendono a combinare pasticci perchè aprono e scaricano allegramente di tutto, basta fargli usare il computer come utente “sfigato” per cui non può assolutamente intaccare il sistema operativo. Ad esempio nel PC di mio padre installazioni e rimozioni di programmi o aggiornamenti di ogni ordine e grado possono essere eseguiti solo durante la sessione nella quale io sono l'utente. Quando l'utente è lui può solo, al limite, configurarsi il proprio desktop e niente altro.

I comandi anzichè in basso come lo standard di Windows, sono disposti in alto e in modo piuttosto razionale: a destra le opzioni di sistema (arresta, sospendi, cambia utente etc etc), a sinistra la cascata delle applicazioni – già suddivise per genere (ufficio, giochi, internet, multimedia, grafica) – che sono distinte dalle “risorse” e dalle “utilità di sistema” (come si potrebbe vedere dalla schermata qui a fianco se solo sapessi ingrandirla....). In basso a destra notate due finestrine in cui sono riprodotti gli aspetti che avevano in quel momento i due desktop

Pertanto l'uso è estremamente intuitivo e non occorre avere decine di icone sul desktop. Io ad esempio non ce n'ho neanche una e sul pannello superiore ho solo le 6 applicazioni che uso di più-

Anche il sistema di navigazione interno, sia pure graficamente meno “bello” di quello di windows è molto più semplice e intuitivo.

Molte periferiche funzionano senza bisogno di installare driver, per esempio alcune stampanti e le antenne USB per il wi-fi. Ho provato con la stampante HP di mio padre: l'ho connessaal mio PC e ho dato il comando di stampa di un file: fra le stampanti possibili la aveva subito indicate fra quelle possibiili.
Lo stesso è ovviamente successo sul suo PC fisso quando gli ho installato Ubuntu sia con la stampante, sia, a più riprese, con due diverse antenne wi-fi: riconosciute immediatamente all'accensione (con relativa richiesta della password di accesso alla rete). Inutile sottolineare invece che nello stesso PC per farle funzionare sotto Windows c'è stato bisogno delle installazioni. E pensare che su entrambe c'era scritto che erano compatibili con XP/Vista e MAC-OS, senza accennare a linux.

Purtroppo per altre periferiche la situazione si complica: molte case costruttrici ignorano la presenza di questo sistema operativo e quindi prima di comprare un qualsiasi componente è meglio informarsi prima, sperando che qualcuno nel mondo abbia già compilato il driver giusto se la Casa costruttrice non lo ha fatto. E questo è il principale problema di linux.

Adesso che è un anno che uso questo sistema sono arrivato a una serie di conclusioni:

- non c'è assolutamente bisogno di spendere soldi per comprare programmi (almeno quelli fondamentali)
- neanche è necessario cambiare il PC
- passare da Windows a Ubuntu è facile: basta abituarsi a qualche posizione diversa dei comandi e a qualche nome diverso: Ubuntu è una distribuzione di Linux facile ad usarsi
- passare da Ubuntu a Windows invece fa trovare il SO di Redmond abbastanza complesso
- specialmente chi mastica poco di informatica è meglio che utilizzi Linux per evitare di farsi inserire nel PC virus, trojan ed altro (ed essere quindi è fonte di pericolo per sé e per gli altri)

e per finire voglio fare alcune considerazioni.

1. Il bello di Linux è che ci sono moltissime "distro", cioè “distribuzioni”, le molte versioni sviluppate a partire dal Kernel di Linus Thorvald: Ubuntu (e le “distro” sorelle Kubuntu e Edubuntu), Debian, RedHat, Mandriva, Suse, OpenSuse etc etc. Ci sono diversi ambienti desktop (i principali sono Gnome e KDE, ma ce ne sono altri che consumano meno risorse ed adatti quindi a vecchi PC). Insomma, Linux è un sistema camaleontico in cui decidi che distribuzione usare a seconda della macchina che possiedi, se sei uno che si diverte a “smanettare” sul sistema operativo oppure uno che ha bisogno del PC per fare qualsiasi cosa ma che non ha voglia di fare il programmatore etc etc.


2. Molte persone che utilizzano Linux lo fanno o per darsi un tono oppure perchè è software libero. Io lo uso semplicemente perchè non avevo più voglia di stressarmi la vita con antivirus, deframmentazioni del sistema, apprensioni a scaricare la posta, decine di processi attivi di cui molti non si sa bene cosa siano e quindi ogni tanto ti tocca impiegare del tempo per controllare cosa diavolo possano essere e da dove provengano con Google o con Hijackthis. Insomma, proprio perchè non voglio stare sempre a controllare il sistema, scadagliarlo con antivirus e deframmentare una volta al mese (arrovellandosi il cervello per ricordarsi quando avevo fatto queste operazioni l'ultima volta!) un sistema operativo concettualmente semplice (quelli bravi direbbero “user-frendly”... ) è quello che fa per me. In effetti nell'ultimo anno ho passato pochissimo tempo sul sistema operativo, cosa che oltretutto non è che sia così bravo a fare, anzi... direi di essere fondamentalmente un ”utonto” da quel punto di vista.

3. Ammetto di aver avuto dei problemi. All'inizio avevo “Opensuse”, ma era troppo da “smanettoni” e mi ero incasinato. Poi un errore tragico per inesperienza mi aveva causato delle perdite ai primi di marzo. Ma da allora non ho mai avuto un problema: diventa lento quando ho la mia Signora che gioca a Farmville su Facebook (altro sito dove la navigazione con Windows e Internet Explorer può essere poco igienica per il PC).

Pertanto consiglio caldamente a tutti di provare Ubuntu: non è necessario togliere Windows: partizionate (o fate partizionare dal solito amico bravo) il vostro Hard Disk, ovviamente dopo averlo pulito e deframmentato. Installate poi Ubuntu e con l'opzione “dual boot” all'avvio della macchina deciderete se lanciare l'uno o l'altro dei sistemi operativi. Io il “dual boot” ce l'ho ancora ma sono mesi che non uso altro che Ubuntu.

Guardando su vari forum in materia, potrete usare anche (quasi) tutti i programmi che girano con Windows nel simulatore del sistema operativo della Microsoft che esiste in Ubuntu (mi pare che sicuramente non funzionino molti giochi, ma so che PhotoShop, tanto per citare un programma famoso, gira benissimo in questo simulatore).

Aggiungo che un paio di amici che lavorano nel ramo "assistenza PC" mi hanno detto: "se tutti usassero Ubuntu noi avremmo molto meno lavoro".

Da ultimo, un pensiero alla Pubblica Amministrazione: siccome con distribuzioni come Ubuntu non hai da pagare licenze (e soprattutto si possono continuare ad utilizzare computer non proprio ultimo modello) perchè non pensare ad un passaggio generalizzato da sistemi proprietari a software libero? Quanto risparmierebbe la Pubblica Amministrazione a questo modo? In molte nazioni europee (e non solo anche negli USA) enti pubblici di ogni ordine e grado sono passati o stanno passando a Linux. E questo è un dato di fatto. Sembra che lo stia facendo persino la CIA...

4 commenti:

Domenico Sergio Antonacci ha detto...

alcuni enti del lazio e della sardegna,se ben ricordo,sono passati a linux (red hat mi sa) ed altre regioni si stanno preparando..il risparmio è notevole,non da sottovalutare,specialmente in periodi come questo

Aldo Piombino ha detto...

ci sono diversi altri casi, per fortuna. e importante sarebbe la scuola, dove un sistema come Edubuntu, studiato per avere un server centrale con diversi punti remoti che possono avere poca memoria.

Aldo Piombino ha detto...

ci sono diversi altri casi, per fortuna. e importante sarebbe la scuola, dove un sistema come Edubuntu, studiato per avere un server centrale con diversi punti remoti che possono avere poca memoria.

Domenico Sergio Antonacci ha detto...

magari usando pc altrimenti destinati alle discariche africane..