domenica 4 gennaio 2009

Spirit e Opportunity: 5 anni di esplorazione su Marte


La foto, disponibile nel “padre di tutti i siti” e cioè www.nasa.gov, è stata scattata dal rover Opportunity durante la sua esplorazione del cratere Vittoria. Mostra rocce stratificate e piegate e tutto un insieme di fratture. Se non sapessi che è stata scattata sulla superficie di Marte, non penserei neanche un istante che non sia stata scattata sulla Terra.
Giacchè siamo in spirito di anniversari, dopo un anniversario così triste come quello del terremoto di Messina, ne osserviamo un altro, molto più allegro. Un buon auspicio per il 2009, dichiarato “anno dell'astronomia”, dopo che il 2008 denominato “anno del Pianeta Terra” è stato uno dei peggiori dal punto di vista dei disastri naturali.
Sono passati 5 anni (era il 3 gennaio 2004) quando Spirit, trasportato dalla sua sonda, è atterrato su Marte. Alla fine dello stesso mese sul pianeta rosso atterrò il suo gemello, Opportunity.
I due rover hanno fatto di tutto, scalato pendii, esplorato pianure e crateri, fotografato e campionato rocce del suolo marziano, nonostante grossi inconvenienti: Opportunity si insabbiò e per tirarlo fuori dalla trappola ci sono voluti dei mesi, Spirit si è trovato in crisi un anno fa perchè il sole dell'inverno marziano non riusciva a dare energia sufficiente alle sue batterie.
Partiti per una missione di 3 mesi, stanno arrivando al sessantesimo. Un successo davvero straordinario! Il “miracolo” sta soprattutto in due chiavi: una ottima tecnologia e un alleato inaspettato: il vento che è riuscito a pulire i pannelli solari dalla polvere che vi si era depositata, preservandone l'efficenza.
Le due sonde, per raccontarci come Marte, all'inizio della sua storia, era un pianeta umido (Spirit ha trovato silice pura) e dalle manifestazioni naturali violente (le varie rocce sedimentarie e vulcaniche che i rover hanno visionato), complessivamente hanno percorso fino ad oggi 21 kilometri, inviando a terra tramite il satellite Mars Odissey - che li sorveglia dall'alto – oltre 250.000 fotografie e una quantità sterminata di dati metereologici e chimici, un bilancio al di sopra di ogni più rosea aspettativa.
Adesso Spirit, dopo aver passato una buona parte del 2008 ad aspettare tranquillo che finisse l'inverno marziano e il sole potesse ridare energia alle sue depresse batterie, continuerà l'esplorazione di Home Plate, per capire meglio l'evoluzione di questa fascia di rocce vulcaniche, probabilmente i resti di una esplosione. Ci sono in vicinanza delle rocce molto interessanti per capire cosa veramente è successo, in particolare c'è una struttura, Goddart, che non sembra essere un cratere da impatto. Il rover non può andare molto lontano: ha una ruota bloccata (sono in tutto 6) e quindi la sua mobilità è ridotta. Invece la meccanica del gemello Opportunity è ancora pienamente efficiente e questo consentirà una bella passeggiata: dopo essere andato a zonzo per il cratere Vittoria, scendendo e risalendolo poi per uscirne, ha un obbiettivo ambizioso: raggiungere un altro cratere da impatto, Endeavour, il cui bordo dista ben 12 kilometri dal Vittoria. La distanza da compiere sarà ancora più lunga perchè il rover deve evitare i numerosi ostacoli (rocce, banchi di sabbia e altro) che si frappongono fra questi due crateri e fermarsi per curiosare attorno a varie rocce affioranti. Per fortuna la folta schiera di satelliti che ruotano intorno a Marte ha consentito di pianificare al meglio l'itinerario, pur se un po' di prudenza non guasta.
Spirit e Opportunity sono le icone moderne dell'esplorazione. I ricercatori sanno benissimo che ormai la “garanzia” è abbondantemente scaduta e anche il minimo inconveniente potrà decretare la fine della missione. Ma sono molto soddisfatti: nessuno avrebbe immaginato che dopo 5 anni passati su Marte i due rover fossero ancora lì, pimpanti e pronti a nuove scoperte.
Un ultima osservazione, di sapore civile e politico. Ed Weiler, uno degli amministratori della Nasa, ha detto che “ai contribuenti americani era stata annunciata una missione di 3 mesi. Ora siamo a 20 volte tanto. E' un ritorno straordinario dell'investimento in un periodo così difficile per il budget”.
Vedete come in USA la “cosa pubblica” è davvero una cosa di tutti? Il messagio è “voi avete pagato e questi sono i risultati”. Ma l'accento principale è sul “voi avete pagato”!
Un altro pianeta....

Nessun commento: