mercoledì 5 marzo 2008

Un satellite in orbita attorno a Marte inquadra una valanga mentre cade


Qualche tempo fa ha fatto rumore la foto sulla supposta statua presente su Marte. Mi sono astenuto da qualsiasi commento. Ne ho solo fatto uno in un forum di informatica (nella sezione "bufale" dove qualcuno, un pò esaltato dall'idea, vedeva addirittura delle "nebbie" in lontananza.
La foto comunque l'avevo scaricata direttamente dal “padre di tutti i siti” e cioè dal mitico www.nasa.gov. Invito comunque tutti gli appassionati di scienze a visitare il sito della NASA: anche se un po' in ribasso rispetto algi anni eroici, la NASA è sempre una grande istituzione scientifica.
Ho preferito l'originale perchè sicuramente non era alterato da ufologi o altri ciarlatani. Ammetto di non avere ancora capito cosa sia (ma sono in buona compagnia.....): probabilmente un misto fra erosione e giochi di luce e ombra.
Ritengo molto più interessante, anche se ha fatto meno rumore, questa nuova foto marziana: la fotocamera HiRISE (High resolution Imaging Science Experiment) a bordo del satellite Mars Reconnaisance Orbiter ha catturato l'immagine di una valanga durante la sua caduta (si vede distintamente la nuvola di polvere).
Siamo vicini al polo nord (oltre 85° di latitudine) e la zona in bianco dovrebbe essere ghiaccio di acqua e non di anidride carbonica. L'evento è situato lungo una scarpata alta circa 700 metri. Viene considerata una valanga (avalanche) e non una frana (landslide), perchè probabilmente la maggior parte della nuvola è formata da ghiaccio, sia pure sporcato dal materiale roccioso.
Non è un indizio di attività tettonica attuale: è evidente che una scarpata così si sia formata durante un periodo di attività tettonica ma non è avvenuto certo adesso, bensì oltre due miliardi d di anni fa. La spiegazione più semplice è che il ghiaccio accumulatosi durante l'inverno marziano si stia sciogliendo, visto che nell'emisfero nord sta iniziando la primavera.
La cosa interessante è vedere una modificazione morfologica attuale, quando la stragrande maggioranza di quello che vediamo sul pianeta rosso si è formato appunto centinaia di milioni se non miliardi di anni fa e così è rimasto. Questa scoperta potrà comunque contribuire a descrivere il quadro del ciclo dell'acqua del pianeta.
Di frane su Marte ne sono state notate molte, ma è raro che siano avvenute di recente (una probabilmente è avvenuta un anno fa circa, viste le differenze morfologiche fra due foto della stessa area scattate in periodi diversi). Di valanghe ancora non erano state notate e, soprattutto, nessuna foto aveva “catturato” un evento simile in diretta.
Questa scoperta non è casuale, ma è la dimostrazione dell'accuratezza con cui viene attualmente studiato il pianeta rosso e che si riflette anche nelle migliaia di foto a disposizione di scienziati e appassionati, non solo sul sito della NASA, ma anche in quelli dell'ESA e delle istituzioni di ricerca che collaborano ai progetti.

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